Come (e quando) viene rimosso un neo considerato pericoloso?
31 marzo 2021 – Il suo nome corretto è nevo, e il dizionario d’italiano lo definisce come: “piccola tumefazione o macchiolina della pelle di colore scuro, talora anche acromica”. Stiamo parlando dei “nei” che devono essere sempre tenuti sotto controllo per evitare così gravi problemi di salute. Infatti non sempre i nei degenerano in un vero tumore della pelle, come avviene per esempio nel caso del melanoma. Però bisogna non sottovalutarli e monitorali con grande attenzione e costanza. Le modifiche repentine dei nostri nei possono essere la prova inequivocabile che qualcosa nell’organismo non funziona. Il consiglio degli specialisti dermatologi è che qualsiasi neo, con le caratteristiche di seguito riportate, dovrebbe essere controllato. La regola da seguire è quella delle prime cinque lettere dell’alfabeto:
A – come Asimmetria
B – come Bordi irregolari e indistinti
C – come Colore variabile, che può comprendere sfumature bianche diverse all’interno del neo stesso
D – come Dimensione in aumento sia in larghezza che in spessore (diametro maggiore di 6 mm)
E – come Evoluzione, vale a dire cambiamento del neo nel tempo
A volte può capitare che i nei, se ritenuti pericolosi, debbano essere rimosse. Ecco come:
- il dermatologo può eliminare il nevo sospetto a livello ambulatoriale attraverso un breve intervento
- lo specialista può ricorre all’aiuto e supporto di un chirurgo (specialista o plastico) quando il neo compare in zone del corpo delicate o complicate
- dopo la rimozione può essere necessario svolgere delle analisi di laboratorio sul neo
- va evitato di far rimuovere il neo con un laser. Con questa modalità risulta poi difficile (o addirittura impossibile) far analizzare la lesione in un centro specializzato