Psoriasi
Come si manifesta
È una malattia infiammatoria cronica che può interessare tutte le zone della cute. Si manifesta soprattutto con placche arrossate e squamose in genere distribuite in maniera simmetrica ai gomiti, ginocchia, mani, piedi, cuoio capelluto, colpisce anche orecchie, palpebre, labbra. Nel 20% dei pazienti le lesioni sono diffuse a vaste aree della superficie corporea. Da non sottovalutare che anche le unghie risultano spesso colpite.
Cosa ci dice la scienza
È determinata da un’anomala attivazione del sistema immunitario che si traduce in infiammazione cutanea, eccessiva proliferazione dei cheratinociti (cellule che costituiscono l’epidermide), e formazione di nuovi vasi nel derma. Favoriscono l’insorgenza fattori genetici, ambientali, infettivi, farmacologici e gli stili di vita. Tra quest’ultimi hanno un ruolo nefasto l’obesità, il consumo eccessivo di alcol e il fumo di sigaretta. La psoriasi può avere un notevole impatto sulla qualità della vita dei pazienti, in quanto genera senso di vergogna, frustrazione, diminuita accettabilità sociale e può causare sentimenti di deprivazione dei contatti sociali. Il paziente può vedersi “sfigurato” dalla malattia, avere difficoltà a relazionarsi. La psoriasi non è infettiva né contagiosa.
Prevalenza
La psoriasi può insorgere a tutte le età, ma ci sono due fasce in cui può insorgere più frequentemente: dai 16 ai 22 anni e tra i 50 e i 60 anni). Si calcola che colpisca circa 2 milioni e mezzo di italiani. Di questi circa 20% soffre di forme medio-gravi mentre circa dal 10% al 30% dei malati soffre anche di artrite psoriasica, una particolare patologia reumatologica. Nei pazienti con psoriasi grave invece è stato dimostrato un aumentato del rischio di diabete e malattie cardiovascolari.
Diagnosi
La diagnosi avviene attraverso una visita del medico specialista che esamina le placche comparse sul corpo del paziente. A volte può essere anche necessaria una biopsia cutanea che possa escludere altre malattie (come i tumori della pelle). Lo specialista dermatologo sarà in grado di inquadrare il tipo di psoriasi di cui si tratta dal momento che essa è stata ampiamente classificata.
- Psoriasi a placche o volgare: si presenta con chiazze rosa o rossastre inspessite, con confini molto delimitati, di forma rotondeggiante prevalentemente sui gomiti e sulle ginocchia, sulla regione sacrale e sulla piega interglutea. Le chiazze sono ricoperte di scaglie biancastre o argentate che causano prurito e bruciore.
- Psoriasi guttata: si può presentare con la comparsa eruttiva di piccole chiazze che evolvono divenendo per forma simili a gocce, da qui il particolare nome. Le lesioni appaiono rossastre, di dimensioni che vanno dai pochi millimetri ai due centimetriche, possono subire desquamazione e danno luogo a prurito. Questa forma colpisce soprattutto il tronco e raramente il volto e il capillizio; provoca un malessere generale, dolore alle piccole articolazioni.
- Psoriasi pustolosa: si manifesta con pustole che vanno da 1 a 5 millimetri di diametro. Può essere localizzata o diffusa, con diversi gradi di severità; è caratterizzata da vaste chiazze eritematose-desquamative, circondate da pustole piene di pus. Le piccole pustole sono biancastre in fase inziale e poi possono mutare assumendo la caratteristica di croste giallastre.
- Psoriasi eritrodermica: e’ la forma più grave, ma fortunatamente è rara. La pelle arrossata, tendente al violaceo, poco desquamante, lucida è tale nel 90% della superficie corporea. Possono accadere fissurazioni della pelle e anomalie alle unghie, che possono sviluppare un distaccamento quasi totale. Brividi, sensazione di freddo, prurito, bruciore, malessere generale, aumento del battito cardiaco, astenia, febbre, ingrossamento dei linfonodi, dolori muscolari e articolari, perdita di peso, disidratazione e diminuita escrezione urinaria sono altri sintomi che possono accompagnare la vita di chi soffre di questo tipo di psoriasi.
- Psoriasi inversa: si presenta con chiazze arrossate, lisce, a margini netti, a volte poco o per nulla desquamanti1, la cui superfice può essere umida. Si localizza spesso in maaniera speculare, presentandosi in modo simmetrico nelle pieghe dell’inguine e delle ascelle, la zona dell’ombelico e della zona sotto-mammaria. Talvolta possono esserci fissurazioni dolorose o sanguinanti.
- Psoriasi del cuoio capelluto: il cuoio capelluto è frequentemente coinvolto nelle persone colpite da psoriasi volgare; raramente può rappresentare l’unica sede. Si presenta come una corona eritematosa a margini netti, coperta da squame bianco-argentee secche, localizzata all’attaccatura dei capelli, che interessa anche la cute della fronte e della zona auricolare.
- Psoriasi ungueale: e’ una forma abbastanza rara, che coinvolge soprattutto le unghie. Nelle persone colpite da artropatia psoriasica, rappresenta spesso l’unica manifestazione cutanea. Nella lamina dell’unghia si possono originare strie trasversali o longitudinale.
- Psoriasi palmo-plantare: le chiazze insorgono in corrispondenza delle mani e dei piedi e non sono necessariamente simmetriche. La pelle si presenta in forma disidratata con squame biancastre di aspetto lamellare, che tendono a sollevarsi, lasciando scoperte diverse zone della pelle. In alcuni casi può degradare associandosi a forme gravi di artrite, generando l'”artrite psoriasica”.
Terapie
Ad oggi diverse le terapie che possono essere perseguibili per arginare la patologia. Esistono tre diverse tipologie di trattamenti: topici, fototerapia e istemici. I primi comprendono steroidi topici potenti o molto potenti, i derivati della vitamina D e A. I trattamenti sistemici comprendono farmaci biologici a cui continuamente si dedica la ricerca. Le tre diverse tipologie di trattamento possono essere utilizzate anche in combinazione.
