Dermatite atopica: vitamina D in gravidanza riduce il rischio nei bambini

7 luglio 2022 – Assumere vitamina D in gravidanza riduce sensibilmente il rischio che il neonato soffra di dermatite atopica nel primo anno di vita. L’assunzione dovrebbe iniziare dalla quattordicesima settimana fino al parto. L’evidenza emerge da uno studio condotto dall’Università di Southampton.

Assumere mille unità internazionali (UI) di vitamina D al giorno in gravidanza, a partire dalla quattordicesima settimana fino al parto, riduce nel neonato le probabilità che si manifesti la dermatite atopica fino a un anno di vita. È quanto è emerso da un trial clinico i cui risultati sono stati pubblicati dal British Journal of Dermatology. A condurre lo studio è stato un team dell’Università di Southampton, guidato da Sarah El-Heis, secondo il quale l’effetto protettivo sarebbe particolarmente evidente nei bambini allattati al seno per più di un mese. La dermatite atopica è una malattia infiammatoria che può avere un ampio impatto negativo sia su chi ne soffre che sui familiari. Si stima che un bambino su sei da uno a cinque anni di età soffra di questa patologia dermatologica. Lo studio era un trial controllato condotto su più di 700 donne che assumevano un’integrazione di vitamina D durante la gravidanza, di cui 352 assumevano la vitamina e 351 il placebo. I risultati hanno mostrato una sensibile riduzione della probabilità di soffrire di dermatite atopica tanto che, secondo gli stessi autori, ci sono i presupposti per “raccomandare di assumere la vitamina D in gravidanza”.

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