Fondazione AIOM: “Subito una legge sul diritto all’oblio oncologico. Grazie CNEL, così possiamo tutelare 1 milione di cittadini in Italia”

Roma, 20 febbraio 2023 – “Plaudiamo alla decisione del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), che ha fatto propria la campagna per il diritto all’oblio oncologico promossa da Fondazione AIOM. La raccolta delle firme sta proseguendo con successo e vogliamo consegnare quanto prima la petizione al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica. Oltre un milione di cittadini in Italia possono essere considerati guariti ma troppi, a livello burocratico, continuano a essere considerati malati, con discriminazioni nell’accesso a servizi come la stipula di assicurazioni e di mutui, difficoltà nei processi di adozione e di assunzione sul lavoro. L’obiettivo è giungere quanto prima a una legge sul diritto all’oblio oncologico, seguendo l’esempio virtuoso di Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Portogallo, che già tutelano i propri cittadini con una norma dedicata”. Con queste parole Giordano Beretta, Presidente di Fondazione AIOM commenta la decisione del CNEL, che ha avviato le audizioni per realizzare quanto prima l’obiettivo della campagna sul diritto all’oblio. Il CNEL, come stabilito dall’articolo 99 della Costituzione, è organo di rilievo costituzionale, ha il potere di iniziativa legislativa e può contribuire all’elaborazione della legislazione economica e sociale. “Ringraziamo il Presidente del CNEL, Tiziano Treu, e il Consigliere Francesco Riva, coordinatore del gruppo del CNEL sulla salute, per il sostegno al nostro progetto – afferma Saverio Cinieri, Presidente AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) -. Finora abbiamo raccolto oltre 105mila firme per sollecitare le Istituzioni ad approvare al più presto una legge ad hoc. Il sostegno di un organo di rilievo costituzionale come il CNEL può essere decisivo. Chiediamo che, dopo 10 anni dal termine delle cure per le neoplasie dell’adulto e dopo 5 per quelle dell’età pediatrica, i pazienti possano essere ritenuti guariti non solo a livello clinico ma anche per la società”.

La campagna ha visto la nascita del portale dirittoallobliotumori.org per la raccolta firme, intense attività social con il lancio di una challenge, l’hashtag #iononsonoilmiotumore, la diffusione di opuscoli e camminate non competitive in diverse città.

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