Malattie infiammatorie della pelle, quale è il ruolo della dieta?

1 febbraio 2021 – Esiste una correlazione tra la nostra alimentazione quotidiana e le patologie infiammatorie croniche? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Edi Mattera, Responsabile dell’ambulatorio di Endocrinologia, Diabetologia e Nutrizione clinica presso UOC di Dermatologia dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli.

E’ stato dimostrato scientificamente che vi è un legame tra la dieta e quasi tutte le malattie infiammatorie comprese quelle dermatologiche – afferma la dott.ssa Edi Mattera -. Bisogna quindi prestare attenzione anche alla nutrizione di chi soffre di una patologia della cute. Inoltre quello che consumiamo a tavola è fondamentale per evitare specifici disturbi di salute e alcuni cibi presentano delle “controindicazioni”. Molti degli alimenti più gustosi a apprezzati sono poveri di fibre e ricchi invece di colesterolo e zuccheri. Possono creare un danno a livello intestinale e far così penetrare, nel nostro sistema immunitario, delle sostanze pro-infiammatorie. E’ questo il caso delle adipocitochine che se si creano a livello cellulare portano alla manifestazione di determinate patologie. Quest’ultime possono inoltre essere favorite anche dalla nostra genetica. Per esempio una donna può essere più predisposta rispetto ad una altra alla psoriasi e alcuni fattori ambientali, tra cui l’alimentazione, ne causano l’insorgenza”.

Il paziente con malattie infiammatoria deve modificare alcune abitudini alimentari – aggiunge la dott.ssa Mattera -. La dieta deve variare il più possibile e vanno eliminate le così dette “calorie vuote” cioè quei cibi che apportano molte calorie ma poco nutrimento. Si tratta degli zuccheri semplici o dei grassi saturi che non devono essere eliminati ma assunti nelle giuste proporzioni. Infine è necessario cambiare anche altri stili di vita non salutari soprattutto eliminare il fumo di sigaretta e combattere l’inattività fisica”.

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