Micosi fungoide, scopriamo di più su un tumore raro della pelle

26 marzo 2021 – La micosi fungoide è un tumore della pelle che rende molto difficile la vita dei pazienti. Abbiamo parlato di questa patologia rara con Pietro Quaglino, professore associato presso la Clinica Dermatologica dell’Università di Torino e Dirigente Medico presso la Città della Salute e della Scienza di Torino.

“E’ un linfoma cutaneo e che quindi si genera non nelle ghiandole o nel sangue ma sulla nostra pelle – afferma il prof. Quaglino -. Di solito colpisce tra i 55 e i 60 anni e può minare seriamente la qualità di vita soprattutto a causa del forte prurito che, a volte, può causare. Nell’80% dei casi è indolente e si manifesta solo attraverso la comparsa di macchie o chiazze più spesse sulla cute. Esiste una piccola quota di pazienti che invece sviluppa delle lesioni più estese che prendono il nome di noduli. Questi risultano associati ad un decorso più aggressivo e che può interessare anche organi interni. Non esistono fattori di rischio o cause conclamante che permettono una prevenzione primaria come avviene per molte forme di cancro”.

“Si tratta di una malattia molto rara in quanto si registrano solo 5-6 casi su un milione di persone – prosegue Quaglino -. Uno dei problemi più grossi per il paziente è quello di riuscire ad avere una corretta diagnosi. La diagnosi precoce è infatti difficile in presenza di lesioni in chiazze e possono anche essere necessarie più biopsie. Vi sono ancora pochi centri sul territorio italiano che possono seguire questi pazienti. In questo modo possono trascorrere anche anni dalla comparsa delle prime macchie. La sfida per noi specialisti è riuscire ad ottenere una diagnosi quanto più precoce possibile così da poter trattare la micosi fungoide con delle cure adeguate”.

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