Dermatite atopica, ecco cosa fare quando colpisce tuo figlio
21 agosto 2020 – Nota anche come eczema atopico (o eczema costituzionale) la dermatite atopica è malattia infiammatoria della cute che colpisce soprattutto i bambini. I fattori scatenanti possono essere diversi: alcuni alimenti, sostanze inalanti, uso di detergenti irritativi, problemi emozionali o psicologici. Può manifestarsi in diversi modi e nella sua forma classica si esprime con arrossamento, crostosità, micro-desquamazione e prurito intenso. Nei primi mesi di vita sono più spesso colpiti il volto (specialmente le guance), il cuoio capelluto e la piega del collo, mentre risulta generalmente risparmiata l’area coperta dal pannolino. Dopo il primo anno di età le sedi maggiormente interessate sono il viso, le mani, le pieghe dei gomiti e delle ginocchia.
Ecco cosa bisogna fare per non aggravare le condizioni di salute di un figlio colpito da dermatite atopica:
1. Evitare contatti con fibre irritanti come per esempio lana o nylon
2. Ridurre il più possibile l’esposizione agli acari della polvere e quindi attenzione all’igiene domestica
3. Pulire accuratamente la pelle con prodotti adeguati (sapone non sapone o Syndet)
4. Durante il bagno evitare il lavaggio dei capelli e utilizzare acqua moderatamente calda (30-34°C)
5. Utilizzare trattamenti emolienti in grado di ridurre le fasi infiammatorie e l’uso dei farmaci. L’applicazione va fatta almeno due volte al giorno
La dermatite atopica è facile da diagnosticare e con un trattamento adeguato si può curarla e gestirla. Se invece è scarsamente controllata diventa invalidante per i pazienti e le loro famiglie e la scarsa adesione al trattamento spesso si traduce in esiti insoddisfacenti.